lunedì 27 agosto 2012

Una ricarica con i cracker.






Limitare le uscite e nello stesso tempo non trovarsi mai sprovviste del necessario,   è solo una delle tante strategie che si possono adottare per provare a risparmiare qualcosina sulle nostre spese; ma.... naturalmente non basta solo questo! 
Un altro aiuto alle nostre tasche viene dalla scelta accurata e, sempre aggiornata, dei luoghi, dove i prezzi sono più economici. Al giorno d' oggi la scelta è enorme: si va dal grande  centro commerciale, al supermercato,al discount, al market di rione, al negozio che ci propone prodotti alternativi ( biologici, etnici...), troviamo tutto, quasi  dappertutto, un' infinità di prodotti,  marche e confezioni che sembra non finire mai.
 Come dei bravi investigatori tiriamo fuori la lente d' ingrandimento (non solo quella immaginaria) e cominciamo a fare le nostre analisi: pesi, ingredienti, prodotti, offerte, carte, punti, cartellini, scontrini. Confrontiamo i prezzi dei negozi dove acquistiamo la nostra merce e vediamo se, tra un punto vendita ed un altro ci sono delle differenze. 
Siamo sicure per esempio che gli stessi prodotti ,con la stessa marca e con la stessa grammatura, costino allo stesso modo in due negozi diversi? O che la differenza sia così minima che davvero non vale la pena preoccuparsene? Non avete mai la sensazione che.."lì costano meno i detersivi, e là costano meno gli alimentari."...?
Vi voglio fare un esempio di una cosa che mi è accaduta pochi giorni fa: mia figlia ama i cracker al riso, non li mangia spesso, ma, ogni tanto, mi lancia la fatidica frase -"mmm che buoni quei cracker al riso ....mi andrebbe proprio di mangiarne uno"-
Naturalmente una mamma premurosa che fa? Alla prima uscita al market esaudisce il desiderio della figlia, tanto più che li trova in offerta e li paga "solo" € 2,99,  e non i soliti 3 euro e 49.
Qualche giorno dopo, la stessa mamma premurosa, accompagna un amica a fare acquisti in un altro supermercato e così, tanto per dare un' occhiata, guarda il prezzo dei crackers al riso che, pur non essendo in offerta, costano €2,69. La mamma premurosa si sente un pochino, ma giusto un pochino, presa in giro.
In conclusione: la figlia della mamma premurosa consuma un  pacco di cracker con riso al mese, per cui , il risparmio va  dai 30 ai 70 centesimi . Ma se un' altra figlia di un' altra mamma premurosa, dovesse consumare 6 pacchi di cracker al riso al mese,  il risparmio potrebbe arrivare a più di 4 euro al mese! Direi che con un altro piccolo sforzo riusciamo a fare  una ricarica al cellulare ....con  il risparmio sui cracker.

martedì 7 agosto 2012

L a minestrina della semplicità.



In realtà questa minestrina potrebbe avere molti nomi : minestrina della tradizione, minestrina dei nonni, minestrina della leggerezza, ma giusto perchè qualcosa dovevo pur scegliere :o) ho preferito  scegliere questo!  Così si capisce subito che, in poco tempo, e con gli aromi che in cucina non mancano mai,possiamo preparare un buon primo piatto,  senza spendere quasi nulla.
Non vi sembri strano che vi proponga la ricetta di una  minestra proprio adesso che siamo in estate: se la gustate tiepida vi sazierà, ma senza darvi le calorie di un piatto di pasta o riso, e vi manterrà più fresche nei giorni di grande caldo.
Niente vi impedirà, se vi piace,di farla anche in inverno, quando magari si  esagera  con le calorie e si vuole mangiare qualcosa di frugale, o quando, nelle serate fredde si sente il  bisogno di un piatto caldo-caldo che riscaldi il pancino.
Gli ingredienti sono : un mazzetto di prezzzemolo, uno di basilico, un  pomodoro dolce e ben cotto (anche due), un bel pezzetto di cipolla, olio extravergine e sale. Aumentate o diminuite a piacere l' aroma che gradite di più.

In una casseruola mettiamo a riscaldare l' olio  e appena pronto  aggiungiamo la cipolla.


 Continuiamo con prezzemolo e basilico lavati e asciugati e infine il pomodoro  tagliato in due o più parti;



Facciamo rosolare bene per  circa 10 minuti fino a quando gli ingredienti non saranno ben appassiti,  questo punto aggiungiamo l' acqua necessaria  possibilmente già calda e facciamo insaporire per altri 10 minuti abbassando la fiamma  e aggiungendo il sale necessario.





Trascorso questo tempo  filtriamo il liquido con un colabrodo, aggiungiamo la pastina che preferiamo e portiamo a cottura.




Se volete raffreddarla in fretta vi suggerisco questo metodo "materno" (mio padre odia le minestra calda e mia mamma la pastina scotta) Riempite  il  lavello con acqua fresca e metteteci dentro la pentola a freddare, magari rigirando con un cucchiaio; a seconda della temperatura ambiente, può essere necessario cambiare l' acqua, in poco tempo avrete la minestra tiepida e la pastina della giusta cottura.

Mi auguro che la minestrina della semplicità vi piaccia, e perdonate se trovate qualche imprecisione.

giovedì 2 agosto 2012

Un calendario per gli acquisti.

Stabilire di quanto si possano ridurre le nostre uscite per fare le "compere casalinghe", è comunque legato alle abitudini di ogni famiglia. Dipende dai cibi che si consumano di più, dalla distanza con i vari market o negozi dai quali ci riforniamo, dallo spazio che abbiamo in casa per poter accumulare  le scorte.
In linea mooolto generale, penso che una uscita "impegnativa" una volta al mese per acquistare quelle cose indispensabili alla vita domestica, possa andare più che bene; ma naturalmente ci saranno altre uscite, durante il mese, per acquistare tutti quegli alimenti che vanno mangiati freschi: frutta, verdura, salumi o formaggi.
Nella spesa mensile rientreranno gli acquisti tipo olio, zucchero, caffè,  te, legumi, pasta, riso, latte UHT, farina (se ci piace preparare qualche dolce o la pizza in casa) crackers, carta cucina, detersivo per piatti e per bucato, dentifricio, deodorante, bagnoschiuma, shampoo, carta igienica. Se abbiamo un freezer capace, possiamo acquistare anche la carne o il pesce, altrimenti per questi ultimi si possono fare degli acquisti settimanali o quindicinali.
Per la frutta e la verdura se, si spera, ne consumiamo in quantità, possiamo uscire una o due volte la settimana; abituandoci a consumare per  prime le verdure (o la frutta) che si guastano più velocemente, e, lasciando magari per ultime, quelle, tipo carote o  finocchi o sedani, che, di solito, tendono a durare di più.
E' una buona abitudine, sopratutto  se stiamo iniziando a darci questo tipo di organizzazione, anche quella di segnare sulla confezione del prodotto che stiamo usando, la data in cui l' abbiamo aperta ( se non posso scrivere direttamente sulla confezione, uso un pezzetto di carta gommata). Non ci vorrà molto per capire quante bottiglie di olio ci servono in un mese,  quanti pacchi di zucchero o quanti rotoli di carta da cucina.




Per quanto riguarda i prodotti che usiamo per l' igiene personale, (o i detersivi), che subiscono la presa delle   nostre mani bagnate, possiamo tenere un foglietto a parte, dove segnare la data di inizio e quella della fine del prodotto.
In breve tempo e con poca fatica, avremo una piccola banca dati sui consumi della nostra famiglia, che ci aiuterà a capire un sacco di cose sulle nostre abitudini quotidiane e che, probabilmente, ci riserverà qualche sorpresa.