lunedì 26 novembre 2012

Da mono a bi...


 Non ho una grande passione per i prodotti monouso; pur ritenendoli necessari in certi casi ( le siringhe per fare le iniezioni, i guanti del chirurgo e così via) provo sempre un vago senso di colpa quando scelgo di usare piatti di plastica e tovaglie di carta.

E così.. pensando che l' impatto ambientale di questi prodotti  è veramente alto ,  non posso non provare a farli fare un giro un pochino più lungo, prima di gettarli nella spazzatura.

Sappiate quindi  che il guantino di plastica che prendo al supermercato per scegliere  la frutta o la verdura, me lo porto a casa , lo sistemo in una scatolina,  e mi torna utile in tante occasioni: sbucciare qualche patata o un frutto che macchia le mani , toccare qualche prodotto irritante, pulire dove ha sporcato il mio gatto e cosi via. Invece di prendere un guanto nuovo di zecca, prendo quello, e lo butto dopo averlo veramente sporcato! se per il lavoro che devo fare risulta troppo largo, e rischio di perderlo,  ci metto un elastico e risolvo il problema.E se voglio un pochino di protezione in più posso anche  infilarne  uno dentro l' altro.

Le buste trasparenti  della frutta e verdura non le butto subito alla plastica, casomai le riempio di  altra plastica per buttarla alla differenziata. Se sono leggermente danneggiate da qualche picciolo,anche qui le rinforzo infilandone una dentro l' altra. Le uso nella pattumiera del bagno  o in altre pattumiere piccole. Le avvolgo intorno ad un contenitore o ad una busta che va in freezer, per far si che un alimento con un odore forte non  lo trasmetta anche ad altri cibi...

E se voi, o qualcuno della famiglia, va al bowling, riportate a casa le calzine usa e getta: io, dopo averle lavate, le uso per avvolgere i piedi dopo aver messo  la crema idratante o come calzine di emergenza da tenere in macchina o nella borsa. E per finire saranno dei piccoli stracci per lo sporco più sporco, e finiranno nella spazzatura insieme al  famoso guanto di cui vi parlavo prima.

martedì 20 novembre 2012

......di regali,Natale, e acquisti

Care lettrici, girando in rete, mi sono imbattuta nel post di Mari  del bellissimo blog "the colours of the seasons", sui regali di Natale; e poichè appoggio la sua  iniziativa, voglio aggiungere anche io la mia, seppur piccola ,voce al coro.
Se vogliamo che il Natale sia una festa per tutti, anche per l' artigiano che crea oggetti unici, per chi si ostina a  produrre del buon cibo senza inganno, per l' hobbysta che con le sue proposte  esprime la sua vena creativa e , per il libraio libero e indipendente che vi ascolta e vi consiglia il libro ideale per il vostro destinatario, acquistiamo da loro i i nostri regali di Natale . Premiamo il loro lavoro, il loro impegno, le loro ricerche, le loro conoscenze e  la loro sapienza, con il nostro acquisto.
 Le multinazionali del regalo luccicante e perfetto, freddo e impersonale, per quest' anno dovranno  fare a meno di noi.

giovedì 15 novembre 2012

Una base mobile per la scuola...e non solo!





Se avete un figlio che per motivi di studio fa  disegno tecnico, saprete sicuramente  quanto sia importante avere una base ampia e  perfettamente liscia, sulla quale non solo appoggiare, ma addirittura  fissare, il foglio con lo scotch eliografico.
Tuttavia può capitare che  la scrivania o il  tavolo di casa non abbiano un piano così perfetto,  forse hanno qualche ammaccatura o dislivello,  e rischiano quindi  di rovinare irrimediabilmente la perfezione delle linee, buttando all' aria il faticosissimo :o) lavoro di molte ore!!!






Si può rimediare a questo  inconveniente acquistando per pochi euro ,un bel pezzo di compensato ( le foto vi mostrano il tipo ), che, appoggiato al ripiano difettoso e usato quindi come base, permette di ottenere delle linee così precise da fare invidia anche al professore.




Se lo studente vuole interrompere il suo lavoro per riprenderlo magari in un secondo momento, può appoggiare base e disegno (senza bisogno di staccarlo), dove preferisce, e liberare così la scrivania per fare altro.



Un appoggio  di questo tipo può essere utile, inoltre, a chiunque abbia bisogno non solo di avere una base senza difetti, ma, anche a chi,    ( penso a chi deve ricalcare un ricamo o lavorare su uno schema)  non ha un tavolo tutto suo dove "abbandonare momentaneamente" le sue opere già fissate .
(Vi lascio un ulteriore suggerimento: lo scotch eliografico, che ha un prezzo piuttosto elevato, può essere sostituito dalla carta gommata; l' unica accortezza da seguire è quella di staccarla dal foglio moooolto lentamente!)


mercoledì 7 novembre 2012

Un vestito nuovo per la scarpiera.




E' da un pò di tempo che cerco una scarpiera nuova. Quella  vecchia ormai è insufficiente alle esigenze della famiglia,  e nel frattempo le scarpe "in eccedenza"  vagano da un posto ad un altro senza fissa dimora:conservate ordinatamente nelle scatole, messe in fila nel bagno, o  dimenticate più o meno strategicamente sotto i letti . Sicuramente se avessi più tempo per farmi un giro nei negozi  avrei trovato ciò  che mi serve, ma quelle che ho visto finora sono o troppo alte, o troppo lucide, o troppo piccole, o con le ante a ribalta adatte a contenere solo mocassini e scarpe da ginnastica.

L' altro giorno mi son ricordata  che nel ripostiglio, usata per riporre le scarpe fuori stagione ,  c' era ancora  la mia  prima scarpiera acquistata ben 23 anni fa.L' ho svuotata del contenuto e  ho potuto notare che la struttura era ancora in buono stato,  da li è partita l' idea di farle un vestito nuovo. 



Ho  preso per bene le misure e  sono andata in negozio con lo schemino,  qui una gentile commessa basandosi sul mio disegno, ha tagliato la giusta  quantità di stoffa in modo da non avere inutili residui . Ho tagliato le varie parti che mi servivano, cioè  3 rettangoli stretti (per i lati  e il "sopra" )e due larghi (davanti e dietro), che ho unito con delle semplici cuciture. Ho arricciato il pannello davanti, perchè essendo una stoffa molto leggera, rischiava di non coprire bene l 'apertura e di restare troppo svolazzante.Sotto  ho lasciato  il vecchio rivestimento in plastica per rendere il tutto più stabile e robusto.



Ho fatto ancora due striscioline con la stessa stoffa  che  fissate ai lati e unite da un fiocco mi permettono di stringere i lati e tenerli più chiusi. 

Col senno di poi avrei fatto bene a scegliere una stoffa più pesante che cadesse meglio e probabilmente  mi avrebbe evitato  di fare l' arricciatura, me essendo una soluzione provvisoria mi accontento di  questa.

 Con poco più di dieci euro utilizzerò ancora per qualche tempo questo vecchio mobile, dove le scarpe stanno comode e sopratutto nascoste.