Credo che stendere i capi direttamente nelle grucce sia una buona abitudine: si risparmia spazio (e si sa che lo spazio per far asciugare il bucato non è mai sufficiente), i capi asciugano più rapidamente in quanto l' aria riesce a circolare meglio all' interno del capo "aperto", e, poichè questo non viene piegato, permette di limitare o persino eliminare, l' uso del ferro da stiro, con conseguente risparmio di energia.
E' necessario però che le grucce siano di plastica e che abbiano "le spalle" ampie, per evitare di trovarci con maglioni o felpe "addobbati" da rigonfiamenti vari, che si possono eliminare soltanto con un altro lavaggio. Così l' anno scorso mentre cercavo una soluzione, visto che le grucce in plastica con le "spalle" larghe non sono molto facili da trovare, mi è capitato di sfogliare, in uno studio medico, una rivista, dove ho visto alcune foto di oggetti fabbricati usando del materiale riciclato , e tra questi vi erano anche delle grucce realizzate con delle bottiglie di plastica. Quell' immagine mi è rimasta talmente impressa ,che la prima cosa che ho fatto al mio rientro, è stato proprio montare due bottiglie ai lati di una gruccia qualsiasi, per vedere se si riusciva a creare un alternativa "casalinga" a quell' oggetto.
Dopo vari tentativi andati a male con diversi tipi di colla, per bloccare le bottiglie ho dovuto usare delle strisce ricavate da una vecchia maglietta, arrotolate più volte intorno alla "spallina" .
Il risultato è in effetti piuttosto instabile ma, una volta sistemato il nostro maglione ,le bottiglie restano ferme e ,anzi, il fatto che "ballino" un pò ,fa si che possano adeguarsi alla larghezza dei capi da asciugare.
Credo in tutta sincerità che siano le grucce più ridicole del mondo, però i miei maglioni non hanno più nessuna gobbetta e asciugano in quasi la metà del tempo, per cui faccio un gran sorriso e....continuo a stendere:o).